L’Associazione Culturale Animammersa nasce nel 2009 dall’esigenza di alcuni artisti di raccontare e raccogliere le testimonianze su ciò che il sisma ha causato, e  portarle in scena attraverso forme d’arte che spaziano dalla musica popolare al teatro, al cinema, alle installazioni artistiche.

Cultura, arte e sociale sono i temi su cui si incardina oggi il lavoro dell’associazione che continuamente cerca nella sperimentazione artistica la via per proporre una visione originale e profonda della realtà che ci circonda.

Da questa visione nascono le produzioni teatrali: Lettere dall’Aquila – voci e suoni della memoria, è un concerto teatrale messo in scena in molte città italiane, che raccoglie scritti, inviati alla città dagli aquilani sfollati, e canti della tradizione popolare, rielaborati dai maestri Carlo Pelliccione e Carlo di Silvestre;

La conta d’aquila, performance di video, musica e teatro, nata da una riflessione sul panorama politico e sociale italiano del secondo millennio;

Il Terremoto delle Donne, spettacolo nato dalla consapevolezza che durante la fase di emergenza, durante le fasi di concitazione e quelle della necessità organizzativa, le donne aquilane hanno avuto un ruolo importante nella scena della sopravvivenza e del ripristino della quotidianità;

Aquilane – voci e visioni da una città smarrita è uno spettacolo di cine teatro, un viaggio dentro una città “non luogo” raccontata da voci di donne;

Memoriter, un cortometraggio che segue il filo rosso della fragilità ambientale e delle sue conseguenze nei 150 anni dell’unità d’Italia, con la regia di Luca Cococcetta;

i progetti sociali Officina Futuro, fatti nel 2012 e 2013, un’esperienza di scrittura collettiva con un gruppo di donne che immagina L’Aquila nel 2017 e Mettiamoci una pezza che, nel 2012  ha realizzato la prima e più importante azione di Urban Knitting in Italia. Il progetto Mettiamoci una Pezza è sempre attivo e compie azioni di denuncia riguardo ai temi legati alla tutela del patrimonio paesaggistico e alle criticità territoriali, mantenendo alta  l’attenzione verso le fragili politiche di prevenzione delle catastrofi ambientali, e non solo.

Nel 2014 è iniziata ed è tuttora attiva l’esperienza del primo corso di lettura ad alta voce, La voce a te dovuta, organizzato in città.

Ogni anno l’associazione elabora e propone nuovi laboratori dedicati non solo alle arti performative ma anche a quegli aspetti quali il riuso ed il riciclo e la riscoperta di pratiche antiche e tradizionali.

 Dal 2015 organizza la rassegna estiva Confini un momento d’incontro tra le diverse forme di spettacolo dal vivo con un’ attenzione particolare alla Street Art e al mondo giovanile che gravita intorno a queste forme d’arte contemporanea.

Il 16 novembre 2016 inaugura la sua nuova sede: Il Container nel Parco di Collemaggio, che vede ospite uno dei registi più significativi e controversi del panorama teatrale europeo, Andrea Adriatico.

L’acquisizione della sede ha permesso all’associazione di organizzare il primo spazio estivo multigenerazionale, Tutti pazzi per Collemaggio, un progetto che  ha come nucleo, l’aspetto sociale e di trasmissione dei saperi tradizionali che si attivano nel lavoro di organizzazione e cura degli spazi verdi pubblici. L’idea si basa cioè sul coinvolgimento delle giovani generazioni che guidate dai nonni e dai membri dell’Associazione scoprono l’importanza del prendersi cura del verde cittadino, di non sprecare la bellezza che li circonda e di imparare a stare insieme con i propri coetanei e con chi, praticando attivamente, ci tramanda il racconto di chi siamo e da dove veniamo, radici, saperi e tradizioni.

Oggi Animammersa è impegnata in una nuova sfida, quella di dare la possibilità ai giovani di esprimersi, offrendo il proprio spazio attrezzato e gratuito. Creando, poi una stagione dedicata a loro. Titolo del progetto e adesso parliamo noi!